Dott.ssa Antonella Pavesio
L' Investigatrice Famosa a Torino da 25 anni
Laurea in Legge per Garantire la Massima Professionalità
Presidente Federpol Piemonte e Valle d'Aosta per due Mandati - Membro della World association of detectives - Criminologa Iscritta AICIS
La Nostra sede principale è in Via Marco Polo angolo C.so Gallileo Ferrarsi nel Cuore di Torino
Laurea Trentennale in Giurisprudenza
Presidente Federpol Piemonte e Valle d'Aosta per due Mandati - Membro della World association of detectives - Criminologa Iscritta AICIS
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Sottrazione forzata smartphone nel matrimonio: riflessioni sulla privacy
Istituto Bunker Investigazioni analizza un caso in Cassazione con condanna per rapina, relativo alla sottrazione con violenza del cellulare per scoprire l'infedeltà coniugale. Si evidenziano i limiti sulla violazione della privacy del partner.
Il caso in esame riguarda l'accusa rivolta al marito, già separato, di aver sottratto con violenza il cellulare della moglie, risultando condannato in entrambi i gradi di giudizio per rapina (articolo 628 del codice penale) e lesioni personali (articolo 582 del codice penale). Successivamente, ha presentato ricorso in Cassazione. Sosteneva la legittimità dell'appropriazione del cellulare della moglie in virtù di un presunto consenso implicito alla conoscenza delle comunicazioni presenti sul dispositivo. Contestava anche la versione fornita dalla persona offesa, secondo cui la sottrazione era avvenuta con violenza.
Secondo la Corte di Cassazione, con la Sentenza
n. 8821 del 4 marzo 2021, il coniuge che sottrae con forza il cellulare per ottenere prove di una relazione extraconiugale commette una rapina.
L'appropriazione del telefonino del partner contro la sua volontà, mirata a scoprire l’infedeltà,
costituisce una violazione della sua privacy e si configura un reato. Nel caso specifico, il vantaggio ingiusto ottenuto attraverso la sottrazione con violenza o minaccia del bene mobile altrui consiste nell'invadenza nella vita privata della persona offesa, compromettendo il diritto all'autodeterminazione nella sfera sessuale, che non ammette intrusioni nemmeno da parte del coniuge.
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